Tango Essentia... per far, ballando, innamorar la gente...: Tango Storia
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mercoledì 15 ottobre 2014

IL TANGO DI MARIANO CHICHO FRUMBOLI: VIDEO INTERVISTA DI ERIC FINKE.

Un breve viaggio all'interno della mente di uno dei più importanti innovatori del Tango moderno, Mariano "Chicho" Frumboli.





Molti dei suoi colleghi lo considerano il ballerino più originale di questi tempi.
In altri articoli abbiamo parlato di Mariano Chicho Frumboli, sia per la sua partecipazione al film Tango Libre (guarda il trailer in italiano) che per l'altra interessante intervista che abbiamo pubblicato nel 2011. Cos’è il Tango Nuevo? Verso dove si evolve il tango ballato? Come si possono moltiplicare le potenzialità del ballo? Clicca qui e leggi l'intervista completa.


Via Ciro il Grande, 10 - Roma

dalle ore 22.00

dopo la mezzanotte Esibizione di 
Mariano Chicho Frumboli y Juana Sepulveda






Corsi aperti per Single e Coppie.

ISCRIZIONE E TESSERA GRATUITE!
Sale con: Aria Condizionata - Amplio Parcheggio - Parquet professionale per danza.


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lunedì 6 ottobre 2014

FOR A TANGO: IL PIU' BEL CORTO ANIMATO SUL TANGO E L'IMMIGRAZIONE IN ARGENTINA.

"For a Tango" è il primo cortometraggio animato ideato e prodotto da Gabriele Zucchelli nel 2004 con musiche di Astor Piazzolla. Vero talento italiano dell'illustrazione, si è trasferito a Londra nel 1994 dove ha iniziato una brillante carriera nel campo dei film di animazione. E' stato animatore CGI in "Dinotopia", "Alien vs Predator" e "Batman-The intimidation game". Sue sono anche le animazioni per la BBC di "Peter Coniglio", "Harry Potter 3", "Il vento nei salici", "Spirit" e "La piccola volpe astuta", solo per citare alcuni dei suoi lavori per bambini e ragazzi.


"FOR A TANGO" - Gabriele Zucchetti - 2004.

Didascalia: “Le origini del tango risalgono al periodo 1870 - 1880, nei sobborghi delle capitali del Rio de la Plata, Buenos Aires e Montevideo, durante l’epoca della  loro straordinaria urbanizzazione. Dalle campagne e dai porti arrivavano nelle grandi città contadini,  nomadi, gauchos impoveriti e migliaia di europei scacciati dalla povertà dei loro paesi.

I primi avevano perso la cultura della terra, gli altri smisero di essere europei e non si sarebbero mai sentiti del tutto americani: arrivarono sperando nella terra libera, che invece al loro sbarco era già nelle mani del potere. Finirono dentro a povere dimore dette ‘conventillos’, con gabinetti comuni, vivendo a diretto contatto coi discendenti degli schiavi. Non riuscirono ad inserirsi pienamente in una città che cresceva a ritmo febbrile.
Un ambiente ibrido e multiculturale. Meticcio non è soltanto qualcuno nato dall’incrocio di etnie diverse, ma è anche una condizione culturale, fatta di storia, linguaggi diversi, abitudini e mentalità con differenti modi di reagire all’esperienza del viaggio e dell’emigrazione.

In quell’ambiente sociale così difficile,  milioni di immigranti si sentivano insicuri e per mostrare il proprio coraggio e guadagnarsi il rispetto vincevano la loro paura dimostrando di avere “fegato”. In un’Argentina dove c’erano 7 uomini per ogni donna, il tango venne inizialmente ballato tra uomini. E’ un ballo complicato, ed era necessaria molta pratica attendendo di poter ballare con una donna.  Per questo il tango divenne una forma di rito iniziatorio , che spesso consisteva nello sfidare il rivale a duello. “

Dopo questa breve didascalia ecco il corto animato. Il tango, con spavalderia e abilità, insegue un sogno e grida la distanza del viaggio... bellissimo.

FOR A TANGO: IL PIU' BEL CORTO ANIMATO SUL TANGO E L'IMMIGRAZIONE
"For a Tango" è il primo cortometraggio animato ideato e prodotto da Gabriele Zucchelli nel 2004 con musiche di Astor Piazzolla.
Tango Essentia 328.4356780
Pubblicato da Tango Essentia 

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Riconoscimenti:
Speciale menzione della giuria (Arcipelago Int. Film Fest.-Italy) - Miglior corto sperimentale (Benalmadena Int. Short Film Fest.-Spain) - Miglior corto animato -3° premio- (MFA Planet Europe Int. Short Film Fest.-Spain) - Tokyo Anime Award (TAF-Japan) - Diploma (Bimini Int. Animation Festival -Latvia) - Miglior colonna sonora (Girona International Film Festival) - Miglior corto animato (Girona International Film Festival) - Miglior corto animato (ACAT Tramontana Int. Film Festival) - Migliore Video-creazione – Premio del pubblico- (Tarragona Int. Film Festival) - Miglior corto animato (Figueras Int. Short Film Festival).

Via Lago di Trasimeno, 8 - Montesilvano
Info e prenotazione tavoli:
328.4356780

Corsi aperti per Single e Coppie.


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sabato 14 dicembre 2013

14 DICEMBRE 1900: NASCE JUAN D'ARIENZO "EL REY DEL COMPAS".


Juan D'Arienzo nasce da immigrati italiani il 14 Dicembre del 1900 nel barrio porteno di Barbanera. L'orchestra da lui fondata affascinò la gioventù del suo tempo. Ha creato uno stile nitido e particolare attraverso la marcatura del ritmo. La sua massa sonora, intensa e festiva, contrastò con il ritmo lento e marziale che allora si usava ballare.

Il 1935 fu l’anno chiave nella carriera di D’Arienzo; è l’anno in cui tutti ne ricordano l’apparizione. Avvenne quando nella sua orchestra venne incluso nientemeno che Rodolfo Biagi, un pianista che aveva suonato con Pacho, che aveva accompagnato Gardel in alcune registrazioni, che aveva suonato anche con Juan Guido e Juan Canaro.
D’Arienzo allora si esibiva al Chantecler. L’inclusione di Biagi significò una svolta per i tempi di esecuzione dell’orchestra di D’Arienzo, che lasciò il tempo dei quattro ottavi per i due quarti; come dire che “tornò” ai due quarti, il veloce ritmo dei tangos delle origini.

L’appellativo di “El rey del compas” fu una creazione del Principe Cubano Angel Sanches Careno, animatore del cabaret Chantecler, dove l’orchestra di D’Arienzo si esibì per più di 15 anni.




"La mía siempre fue una orquesta recia, con un ritmo muy acompasado, muy nervioso, vibrante. Y fue así porque el tango, para mí, tiene tres cosas: compás, efecto y matices. Una orquesta debe tener, sobre todas, vida."


In un'intervista del 1949 D'Arienzo diceva:
"Dal mio punto di vista, il tango è, prima di tutto, ritmo, nervo, forza e carattere. 
Il tango delle origini, quello della vecchia guardia (Le Pera, Contursi, Discépolo, Solanas, Troilo, Esposito, Gardel, Filiberto, Razzano, Cobiàn, Cadicamo), aveva tutte queste caratteristiche, e noi dobbiamo cercare di non perderle mai. 
Per averlo dimenticato, il tango argentino, entrò in crisi per alcuni anni. 
Modestia a parte, io feci tutto il possibile per farlo risorgere. 
Per me, una buona parte della responsabilità della decadenza del tango furono i cantanti. Ci fu un momento in cui l’orchestra tipica non era altro che un semplice pretesto per mettere in luce un cantante. Per me, non deve essere così. 
Il tango è musica, come ho già detto e gradirei che fosse principalmente musica. 
La voce umana, non è, non deve essere altra cosa che uno strumento dentro l’orchestra. Io reagì contro questo errore che generò la crisi del tango e posi l’orchestra in primo piano e il cantante al suo posto. 
Si trattò di restituire al tango il suo aspetto mascolino, che era stato perduto. 
Gli impressi la mia interpretazione del ritmo, la grinta, la forza e il carattere che dettero di nuovo vita al mondo musicale del tango. 
Per fortuna questa crisi fu transitoria e oggi ha resuscitato il tango, il nostro tango, con la vitalità dei suoi migliori tempi. 
Il mio maggiore orgoglio è aver contribuito a questa rinascita della nostra musica popolare."
(Intervista di Andres Munoz a J. D’Arienzo del 1949) Traduzione tratta da Todotango. Originariamente pubblicato in Tango y Lunfardo N ° 132, Anno XIV, Chivilcoy, il 16 settembre 1997. Direttore: Gaspare J. Astarita.



Corsi aperti per Single e Coppie.







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INFO: 328.4356780 - 339.2340941.
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lunedì 21 gennaio 2013

IL TANGO ALLA CONQUISTA DEL MONDO - VIDEO RAI5




Turchia, Francia, Giappone, Brasile, India, Sud Africa...
Il Tango nel mondo, raccontato da Elisa Guzzo Vaccarino, critico di danza e ballerina di tango intervistata su rai 5 da Kledi Kadiu. ► Tango Essentia su YouTube ◄




SABATO 24 MAGGIO
MILONGA "VILLA ELENA"
Viale Po, 1 - Sivi Marina
Info e prenotazione tavoli:
328.4356780


MARZO

SABATO 15

VENERDI' 21
APRILE

SABATO 12

SABATO 26
MAGGIO

SABATO 10

SABATO 24



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NUOVI CORSI 2014: Pescara - Sulmona - Lanciano

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INFO: 328.4356780 - 349.7643400.

Scuola di danza "DANZA IN" Viale Europa 128 - Villa Raspa di Spoltore - PESCARA c/o complesso ARCABALENO (vedi su google map).
Lezioni dimostrative dal 26 MAGGIO ogni LUNEDI', MERCOLEDI' e GIOVEDI' dalle 20,00 alle 21,15.

LANCIANO: ogni Martedi'.
PALESTRA GYM LIVE, via S. Croce, 160 - LANCIANO (vedi su google map).
Lezioni dimostrative dal 27MAGGIO ogni MARTEDI' dalle 21,00. 

SALONE "CLUB LIVE" (adiacente Valdomoto) Viale dell'Agricoltura - SULMONA. - (Vedi su Google Map). Lezioni dimostrative ogni DOMENICA dalle 17,30 alle 18,45 e dalle 19 alle 20,15. 



mercoledì 10 ottobre 2012

MILONGUEROS - IL FILM!




Ogni notte, nelle storiche e più importanti milonghe di Buenos Aires, oltre a un incredibile numero di appassionati di tango, i più famosi milongueri si raccontano e spiegano come il tango, prima di essere una stupenda musica e un sensuale ballo, sia innanzitutto un vero e proprio "stile di vita".
“Chi balla il tango non morirà mai”, dice uno di loro. E’ questo il filo conduttore di tutta la pellicola e di questi testimoni di un’epoca che continua, come le note del tango nello spartito musicale.
Chi pratica quest’arte del ballo con intensità e vera passione sembra in grado di fermare il tempo e non invecchiare. E’ il riflesso di queste toccanti testimonianze.

Finalista al Via Emilia Doc Festival
Regia di Andrea Zambelli, Andrea Zanoli.

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mercoledì 7 settembre 2011

IL TANGO E LA DANZA.






In questa speciale puntata di Step Kledi Kadiu incontra Elisa Guzzo Vaccarino, critico di danza e ballerina di tango.

 



 Guarda tutta la puntata:
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PESCARA: Lezioni dimostrative dal 28 GENNAIO ogni LUNEDI', MARTEDI' e GIOVEDI' dalle 21,00 alle 22,30. Scuola di danza "DANZA IN" Viale Europa 128 - Villa Raspa di Spoltore - PESCARA c/o complesso ARCABALENO (vedi su google map).

CHIETI: Lezioni dimostrative dal 30 GENNAIO ogni MERCOLEDI' dalle 21,00 alle 22,30. Presso ASSOCIAZIONE BELELA' Via Porta Pescara, 20 -  CHIETI - (Vedi su Google Map).

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sabato 13 agosto 2011

LA FORZA DELLA SOLIDARIETA' PER I MAESTRI MINGO ED ESTHER PUGLIESE!

Abbiamo pensato di tradurre anche in italiano l'appello che Pablo Pugliese ha pubblicato pochi giorni fa su http://tangopal.com/cita.esther.
Abbiamo conosciuto Esther e Mingo Pugliese a Buenos Aires e da loro abbiamo appreso, come molti del resto, i segreti del vero Tango Argentino. A loro dobbiamo molto. Maestri e allievi. In tutto il mondo. Per questo con cuore sinceramente contrito ci uniamo al suo appello e vi invitiamo a partecipare alla raccolta fondi da lui proposta.

Lettera di Pablo Pugliese:

Cara comunità di Tango, colleghi e amici:
Vi contatto perché la mia famiglia sta vivendo un momento estremamente difficile. I miei genitori, Esther e Mingo Pugliese hanno vissuto in Italia (Pescara) durante gli ultimi 5 anni. Mia madre è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per un tumore al cervello lo scorso 8 luglio e con il passare dei giorni, nel processo post-operatorio, due complicazioni celebro-vascolari l'hanno lasciata in uno stato vegetativo. È attualmente in terapia intensiva in un ospedale di Popoli.

Date le circostanze, stiamo organizzando una campagna di raccolta fondi con l'aiuto della comunità tanguera in tutto il mondo.
L'unico modo per farla tornare in Argentina è con un aereo ambulanza e questo è il nostro obiettivo.

Trasferire mia madre in un ospedale di Buenos Aires  permetterà a mio padre di 75 anni di far ritorno in un ambiente di affetti familiari indispensabili in questa dura situazione.

A tutti coloro che hanno avuto l'opportunità di incontrare, ballare o imparare con Esther sanno che vive in ogni passo di Tango che date voi o i vostri maestri.
A tutti coloro che amano il Tango Argentino e sanno che cosa la mia famiglia ha fatto per questa danza nel mondo, a tutti chiedo dal profondo del mio cuore di aiutarci. La mia famiglia ed io ve ne saremo infinitamente grati.

Vi chiedo di diffondere questo messaggio e partecipare alla campagna nei limiti delle vostre possibilità, tutti i contributi sono benvenuti. Nessun contributo è piccolo al momento, tutto quello che possiamo fare insieme sarà di grande importanza per la causa.

Mia sorella Marisa e Gachi Fernandez sono responsabili del coordinamento della campagna. Potete contattare direttamente loro scrivendo a gachuna@hotmail.com e mlpug@hotmail.com.
Per contribuire direttamente on-line, abbiamo creato un prodotto simbolico che può essere acquistato presso il sito Tangopal, visitare:

Sinceramente,
Pablo Pugliese

mercoledì 1 giugno 2011

TANGO ARGENTINO: UNA QUESTIONE DI STILE!


Per chi si avvicina al tango, o come spettatore o per imparare a ballare, è molto difficile avvertire le differenze di stile. I gruppi di tango, il tempo (grande maestro!), l’esperienza, le ore passate a ballare in pista, i differenti luoghi di tango visitati, le persone con le quali si balla e i diversi insegnanti coi quali si apprende a ballare, vanno via via arricchendo la propria conoscenza.

Con questa progressiva conoscenza del mondo del tango si affina la capacità di osservare e si comincia ad apprezzare differenze e variazioni che prima non si notavano: gradualmente si comincia a riconoscere una diversità negli stili. Oggi c’è una grande discussione sugli stili del tango. Il problema delle discussione fanatiche sugli stili di tango sta nel fatto che a volte sono proprio le persone con meno esperienza a prendere partito in maniera superficiale.

La cosa certa è che il tema non è di vitale importanza per chi è appena agli inizi.
Non si deve fare confusione fra gli stili del tango, intesi come quei modi di ballare il tango che si sono man mano stabilizzati, con lo stile personale che ognuno acquisisce nel ballo. Il proprio stile personale non è influenzato solamente dal maestro con cui si è imparato.
I maestri indicano un cammino, ma esistono altre variabili che influenzano il proprio modo di ballare: personalità, abilità, senso musicale, attitudini, caratteristiche fisiche, sensibilità, gusti, affinità, cultura estetica; questi sono gli aspetti che plasmano non solo lo stile di tango che si balla, ma anche il proprio stile come persona.

E’ difficile raggiungere un proprio stile personale senza essere passati attraverso una esperienza ricca di pratica, di apprendimento, e di frequentazione di milonghe.

Una cosa è imitare lo stile di un maestro, altra cosa è acquisire un proprio stile personale.
Ma lo stile personale si costruisce col tempo e con la esperienza. E’ come la costruzione di una casa: dobbiamo cominciare dalle fondamenta.

Gli abbellimenti, le decorazioni verranno in seguito. Nessuno può collocare i quadri prima di aver costruito le pareti. Per questo sono importanti buone e solide fondamenta.

Dunque, quando si discute di stili o modi codificati di ballare il tango (milonguero, de salon, fantasia, canyengue, etc.) si tende a considerarli come qualcosa di statico, come se da quando si inventò il tango, fossero già stati chiaramente definiti. Così come ogni ballerino costruisce il suo modo di ballare con gli anni, allo stesso modo gli stili che si sono andati codificando non sono stili creati e imbalsamati una volta per sempre. Sono il frutto di laboriose costruzioni di arte popolare collettiva, che si trasformano nel tempo.



In un’epoca in cui prevale il tango da spettacolo, i grandi maestri possono venire da lì. Poi può arrivare il tempo in cui cominciano a fiorire le milonghe e alcuni maestri nascono in questi spazi. A loro volta questi differenti stili si mescolano, si modificano, crescono, si consolidano e allora quello che crediamo essere uno stile autentico dalle origini, in realtà non è che una trasformazione nel tempo e nelle persone, il che non lo fa meno vero.

Sarebbe un bene che le polemiche sugli stili non impoverissero il tango, come accade quando in realtà sono in gioco mercati potenziali o orgogli personali. Sarebbe più proficuo che la discussione sugli stili si sviluppasse per approfondire le conoscenze e per arricchire il tango.

In generale gli stili nascono dalle modificazioni originate dai valori culturali e dalle condizioni sociali degli ambienti dove si balla. Nella tappa di consolidamento del tango, il modo di ballarlo subisce importanti cambiamenti.

José Gobello cita Viejo Tanguero, cronista del quotidiano "Critica de Buenos Aires" che nel 1913 dice:

"In questo quartiere il tango ha subito grandi innovazioni, modificando non solamente le sue figure ma anche la sua elasticità e sinuosità , che furono la caratteristica interessante delle origini. Interpretato da ragazze per la maggior parte italiane, che non si adattavano al movimento che i creoli autentici imprimevano al ballo, a quel tango fu posto il nome di "tango liso". Il cambiamento nel modo di ballare divenne quasi generale e perse l’aspetto originario. Per questo motivo molti di coloro che ballavano in quel quartiere riempivano le scuole di ballo. Tuttavia famosi ballerini, come "el flaco Saul" si identificavano nei due stili e ballavano con la stessa facilità nell’una o l’altra milonga".
Le polemiche di allora non sono le stesse di oggi. Gli stili permangono e, a volte, si modificano. Per esempio, attualmente, le polemiche sui differenti stili non sono legate a ragioni di moralità o di pregiudizi culturali.

Tuttavia gli stili continuano il loro cammino di trasformazione, così come le polemiche continuano, ma il tango vive.
Questo articolo, scritto da Lidia Ferrari, è apparso su "Buenos Aires Tango", anno IV – numero 71 – Buenos Aires, Argentina. Lidia Ferrari, argentina, è psicoanalista, ballerina e studiosa appassionata del tango. La traduzione è di Giuseppe Blanco.

lunedì 28 febbraio 2011

INTERVISTA A MARIANO CHICO FRUMBOLI





Molti dei suoi colleghi lo considerano il ballerino più originale di questi tempi.

Nelle esibizioni pare ampliare il repertorio di movimenti, esprimendo fino alla massima potenza i principi di Gustavo Naveira. Al principio ricevette critiche negative ma proseguì fermamente col suo stile. Stabilitosi in Francia, Mariano “Chicho” Frúmboli è riconosciuto quasi unanimemente per la sua creatività.
In una delle sue visite a Buenos Aires abbiamo intrapreso il seguente dialogo. Clicca qui e leggi l'intervista... 

venerdì 26 marzo 2010

SENTIR TANGUERO




"La psicanalisi si installa, a Buenos Aires, su di una cultura
che è impregnata dell'idiosincrasia del Tango.
La nascita del tango risale alla fine del 19° secolo a Buenos Aires, sul Rio de la Plata.
e la psicanalisi è nata a Vienna nello stesso periodo.
Entrambi sono figli del romanticismo europeo.
L'uomo del Tango si domanda..., si domanda perchè...
perchè gli accade ciò che gli accade?
Poi combina l'esistenzialismo con la malinconia
nel tentativo di ricercare il significato della vita."

Dott.ssa Sonia Abadi
Psicanalista Argentina





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domenica 24 gennaio 2010

EL TANGO - DOCUMENTARIO




L'essenza del tango sta nel suo carattere di musica di quartiere, di marginalità.

Il tango lo canta sempre un poeta impegnato. Anche se i tanghi non hanno un contenuto esplicitamente politico, tutti i tanghi sono impegnati perchè sono politicamente scorretti. E oggi lo sono ancora di più, in questi tempi dove la sconfitta, la povertà e l'emarginazione mostrano il loro essere effetto politico.

Il tango è scorretto, trasgressivo, e per questo è tornato.
In questi tempi di vigliaccheria davanti alle incertezze, questa musica aiuta ad affrontare l'angoscia, a fare riflettere su noi stessi, sul nostro domani.

Dove suona un tango, si stabilisce una complicità di spazio, tempo ed emotività. E questo è il mistero dell'universale.
L'energia del linguaggio al di là della lingua, il rito, la corporeità. E' il mistero che ci unisce e ci separa".

(Adriana Varela, cantante di tango)


1° Ottobre 2009 L'UNESCO dichiara il Tango
Patrimonio mondiale immateriale dell'umanità perchè:
"IL TANGO HA CONQUISTATO CON LA SUA FORZA
UNA TRASCENDENZA UNIVERSALE".
Il documentario è stato prodotto dall'UNESCO.

lunedì 12 ottobre 2009

DIARIO DEL SACCHEGGIO - Argentina 2001: La Rapina del Secolo. GUARDA la PlayList

"Come è possibile che nel granaio del mondo si soffra la fame? L’Argentina è stata devastata da una nuova forma di aggressione, silenziosa e sistematica, che ha lasciato sul campo più vittime di quelle provocate dalla dittatura militare e dalla guerra delle Malvine. Nel nome della globalizzazione e del più selvaggio liberismo, le ricette economiche degli organismi finanziari internazionali hanno portato al genocidio sociale e al depauperamento della nazione." Fernando Solanas, Orso d'Oro alla carriera al Festival di Berlino 2004
Guarda la playlist del film
"Diario del Saccheggio" in Italiano!
Lucido e mai eccessivo, Solanas, gambizzato ed esiliato per le denuncie al presidente Menem, sa come destreggiarsi all’interno dell’intricata e drammatica situazione argentina e procede confrontando la ricchezza ostentata dalla classe dirigente con la povertà vissuta dal popolo. Alternando le immagini dei grattacieli del centro di Buenos Aires a quelle dei bambini denutriti, quelle delle sontuose sale dei palazzi presidenziali alle baracche impantanate nel fango delle campagne, si snoda il doloroso racconto di una situazione drammatica che ha portato lo Stato definito “il granaio del mondo” a patire la fame e a subire una delle crisi economiche più gravi della storia.
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