Tango Essentia... per far, ballando, innamorar la gente...: TANGO E CULTURA: LETTERA APERTA ALLA RIVISTA "EL TANGUERO".

lunedì 18 luglio 2011

TANGO E CULTURA: LETTERA APERTA ALLA RIVISTA "EL TANGUERO".

Questa lettera è stata indirizzata alla redazione della rivista "El Tanguero" per tutelare la cultura tanghera dal rischio di essere esposta al ridicolo. Abbiamo deciso di condividerla perchè riteniamo giusto rivolgerla in generale a tutti coloro che sono impegnati nella divulgazione e pubblicazione di articoli sul tango argentino...


Gentile redazione di “El Tanguero”, cara Helga,
vi scrivo per invitarvi a prestare maggiore attenzione nella selezione e pubblicazione di articoli che meriterebbero una scrupolosa revisione prima di andare in stampa.
Ho letto e collezionato tutti i numeri della rivista e devo dire che alcuni “consigli di buon senso” andrebbero dati a chi ha la pretesa di scrivere elaborati saggi sulle “regole” da osservare in milonga, ignorando le più elementari regole della lingua italiana!
Mi riferisco appunto all’ultimo numero di “El Tanguero”, dove uno spazio speciale viene dedicato ad un articolo di Luciano Di Blasio intitolato: Consigli di “buon senso” per il piacere di ballare un tango.
In tale scritto il piacere della lettura viene completamente offuscato da errori (o sarebbe meglio definirli “orrori”) sintattici e grammaticali degni del più somaro scolaro delle scuole elementari e che offendono anche il lettore più distratto nonché, cosa ancora peggiore, la vostra accurata rivista.

Alcuni esempi:

….in pista, si applicano soltanto semplici regole di buona educazione per rispettare gli altri tutelando noi stessi comunque nulla di così complicato ma non dimentichiamo certo i “BALLERINI” e le “BALLERINE”, maleducati/e e presuntuosi/e, che non tengono conto le norme di buona educazione…

Una persona brava è colui che interpreta la musica; balla, nel limite del possibile, a “bordo” della pista da ballo; segue la ronda; gestisce lo spazio, anche minimo, che ha a disposizione; mentre i “BALLERINI” ballano ovunque…

…spesso sono i “BALLERINI” che li segnalano e nel riceverli soltanto la brava partner li sostituiscono con passi alternativi mentre le “BALLERINE” fanno di tutto, di più!>


Per non parlare dell’uso della punteggiatura, della sintassi, dei verbi, della proprietà di linguaggio…e chi più ne ha più ne metta! Tanto che alcuni passaggi (vedi “Dove ci si incontra”) risultano quasi incomprensibili.

Dove ci si incontra:
nei pressi della pista oppure nella medesima, ma quando ci sono altre persone a fianco e dietro, la persona che ha ricevuto il cabeceo ed ha risposto attende sul posto mentre la persona si avvicina, potrebbe esserci stato un malinteso e l’invito era per quella a fianco oppure dietro, meglio aspettare di essere sicuri ed evitare di rimanere in piedi sulla pista, e solo quando si è sicuri che l’invito è rivolto a se stessa ci si avvicina alla persona che l’ha invitata oppure ci si alza se seduta.


Mi chiedo come sia possibile parlare di maleducazione, di buon senso, di cultura (ahimè!) quando si toccano livelli così alti di ignoranza!
Cari amici, uso il termine “ignoranza” nel suo senso letterale, poiché l’autore in questione IGNORA totalmente tali argomentazioni di ordine linguistico, e quindi a lui rivolgo la mia sincera comprensione e giustificazione. Sta a chi si occupa di divulgazione tramite la carta stampata evitare di incorrere in simili gaffe e tutelare il proprio prodotto editoriale da inevitabili e fondate critiche.

Al di là inoltre del discutibile contenuto dell’articolo che, oltre a scadere troppo sovente nella ovvietà, si arroga il diritto di condannare indistintamente i cosiddetti “BALLERINI/E” senza effettuare una distinzione (chissà perché!) tra coloro che sono capaci e coloro che sono incapaci di eseguire determinati passi in milonga, mi indigna notevolmente il fatto di poter essere rappresentata, anche lontanamente, in quanto tanghera abruzzese, da tale singolare personaggio.

Vi prego, contribuiamo tutti ad elevare il tango ad arte universale attraverso la vera Cultura! Divulgando argomenti di spessore (come avete sempre fatto con i vostri interessanti articoli) e proteggendolo da chi, anche inconsapevolmente, lo sminuisce, lo offende, lo ridicolizza.

Con la certezza che la mia critica avrà effetti costruttivi per il futuro, e sicura di esprimere, con le mie parole, il pensiero di molti altri tangheri, vi saluto cordialmente.

"L'ignoranza non è innocenza ma peccato" R. Browning


Luisa Volpi


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